samente alla Maffei un mazzolino di fiori che andò a. fregiare il petto della poetessa, orgogliosa e beata di tale reliquia.
No, la Mafl'ei non scordò l'errante trovatrice: e il carme ispirato non cadde, in oblio. Come il salotto della Contessa per molti anni fu vero focolare della miglior parte della vita intellettuale e patriottica d'allora; cosili caldo accento della ìmprovvisatrice della giostra rivoluzione sì.diffuse per le varie contrade italiane per mezzo di quanti s' eran raccolti quella sera a bene augurare fortuna alla patria nostra ; rinvigorì le speranze di tanti animi scoraggiati dalla recente delusione dì Villafranca e Suscitò fede nuova alla nuova generazione intorno ai destini cotanto procellosi dell'unità e dell'indipendenza sospirata. ')
11) Queste parole il prof. Pio Sp"ezi riferì dall' opera di R. Barbiera « II Salotto^ della Contessa Maffei » nel suo studio pubblicato nella Rivista Abruzzese. An XI, fase. II, febbraio 1896.