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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   samente alla Maffei un mazzolino di fiori che andò a. fregiare il petto della poetessa, orgogliosa e beata di tale reliquia.
   No, la Mafl'ei non scordò l'errante trovatrice: e il carme ispirato non cadde, in oblio. Come il salotto della Contessa per molti anni fu vero focolare della miglior parte della vita intellettuale e patriottica d'allora; cosili caldo accento della ìmprovvisatrice della giostra rivoluzione sì.diffuse per le varie contrade italiane per mezzo di quanti s' eran raccolti quella sera a bene augurare fortuna alla patria nostra ; rinvigorì le speranze di tanti animi scoraggiati dalla recente delusione dì Villafranca e Suscitò fede nuova alla nuova generazione intorno ai destini cotanto procellosi dell'unità e dell'indipendenza sospirata. ')
   11) Queste parole il prof. Pio Sp"ezi riferì dall' opera di R. Barbiera « II Salotto^ della Contessa Maffei » nel suo studio pubblicato nella Rivista Abruzzese. An XI, fase. II, febbraio 1896.

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