aura Spirava di esultanza ; Eri ad un astro simile Ricėnta di splender: Ti vidi... č pure un battito Io non provai d'amor.
Sopra al verone, in candida Veste, solinga stavi : Una canzone flebile Su l'arpa modulavi. Di quel tuo canto magico Parevami il tenor ; Io ne rimasi estatica, Ma non destommi amor.
Ti vidi lieve ed agile Correr pe' campi aperti, Questo e quel fior raccogliere Farne leggiadri serti, E mi sembrasti il genio Di primavera allor; Ma. pel tuo volto amabile. In me non surse amor.
Alfin pietosa e ingenua Nel verecondo aspetto Ti vidi i passi muovere Entro meschino tetto. Ivi di rea miseria Lenivi tu il doler...
, Ah ! mi sembrasti un angelo, Arsi per te d' amor.
Il giorno r8 luglio dell'anno 1847.