ROMANZA
Bello è veder le tenebre Fugar dal sol nascente Allor che gaio affacciasi Dal balzo d'oriente; Dagli odorosi calici Spargon profumi i fior, Tutto il creato un cantico Innalza al Creator..
Bello pur è la placida
Ora in che il sol si asconde, E de' suoi raggi l'ultimo Tremola in sulle fronde; Torna all'umil tugurio Lo stanco agricoltor, Mentre ìa squilla flebile Saluta il dì che muor.
Più bella ,è ancor la tacita Notte solenne e bruna, Schiarata da la pallida Luce di casta luna; Sparse le stelle brillano Pel silenzio ciel, Trapunto d'oro fannogli L'ampio azzurrino vel.
Ma più del sol che vivido Esce dall'onde fuora, Più del gentil crepuscolo Che langue e si scolora, Più assai dell'astro argenteo Che all'ombre toglie orror, Dolce mi parla all'anima Un guardo tuo d'amor.
28 luglio
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