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IL MIO €ANTO
Romanza.
È ver, doglioso e mesto è il canto
Che a me sul labbro sospinge il cor;
Una inesausta vena di pianto
De' più begli anni mi attrista il fior.
Pur, se mi chiedi da che deriva
Quello che m'ange crudo martir, Dirò che ho pena segreta e viva, Ma perché peno io non so dir.
Perché sospira chiedi all'auretta
E perché mormora chiedi al ruscel, Chiedi a che geme la colombetta Mentre ha d'appresso il suo fedel.
Ch'è in lòr natura, risponderanno, _ Spirare, gemere e mormorar ; Così i miei versi altro non hanno Senso gradito, che il lamentar.
Il giorno 4 Giugno dell'anno 1849.