Stai consultando: 'Giannina Milli nella vita e nelle opere', di Giacinto Pannella

   

Pagina (139/160)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (139/160)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ' r —; 148 — L'ANGELO MIO
   Vorrei le lievi tinte amorose Che il cielo abbellano in sul mattin, Vorrei le note armoniose P'innamorato-gramo augellin.
   Se a me arridesse di tanto Iddio, La pura luce di tua beltà Vorrei dipingere, Angelo mio, '/-' Nel pronto .verso ch'Egli a me da.
   Dal dì eh' io venni in questo esigilo, Tra l'esultanza de i genitor, Indivisibile guida e consiglio, Celeste amico, io t' ebbi ognor.
   Te la innocente alma fanciulla', Ne i rosei-rsogni, talor mirò; Te vidi assise presso la culla Allor che il sonno da me.sgombrò.
   'E di te chiesi la madre mia, Che, sorridendo, mi strinse al cor; E dopò l'ave sacra a Maria A te insegnommi volgermi aricor.
   Trascorser gli anni, e indefinita Una tristezza, vago un desir Mi divorava la giovin vita, Né la mia brama sapea ridir.
   E tu con voce soave e pia In fondo al core parlasti a me : Canta ! è la pòssa de l'armonia Quella che occulta s'agita in te!

Scarica