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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1 — 150 - ,
   LA MORTE
   di LEONARDO DA VINCI
   Col mio pensier che penetra La notte del passato^ Che nel futuro slanciasi A interrogar suo fato, Là nelle piagge galliche
   10 mi trasporto a voi.
   E pingo presso ali'ultima Inevitabil ora
   Lionardo, ingegno altissimo, Che Italia è il mondo onora, Dì Buonarroti e Sanzio Emulo illustre un dì. :
   Ei che de' prischi secoli
   Degno di Atene e Roma, Ebbe di alloro triplice Ghirlanda in sulla chioma, A qual dell'arti ingenue Volger si piacque il cor;
   Ei che aspirò tra gli emuli Sommi al primato anelo. Astro solingo spegnesi Colà nel franco ciclo, Poi che de' suoi prodigi! L'ospite suolo empì.
   Muore; ed ancor l'archetipo Vagheggia di quel bello Ch'ei diffidò di'esprimere Col creator pennello, Quando alla Cena mistica
   11 Cristo figurò.
   ^
   E tosto anela a sciogliersi -Dalla terrena creta, - Perché ad eccelso spirito

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