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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 153 .—
   CANTO E PREGHIERA
   di una giovane poetessa
   Ssfe-
   Ne la valle del misero esigilo,
   Contristato di cure, e di pianto, Ho due beni, la prece ed il canto, Con che sfido l'avverso destin.
   Ho due beni che l'invido sdegno
   De gli umani a rapirmi non vale, Due tesori che l'alma immortale Aricchiscon di gaudio divin.
   Solo in loro de l'umil mia vita
   È rinchiuso ogni affetta e pensiero, Canto, è prego; la luce del vero Invocando a la mente ed al cor.
   Debbo l'uno a la donna amorosa
   Che a quest'aure vitali mi diede, Che col latte i principii di Fede Immutati nel .cor m'istillò,
   Ed all'alba, e al tramonto, prostrata Presso l'umil romita mia culla, I pensier de la ingenua fanciulla A la prima Cagione innalzò.
   L'altro è dono superno di Dio, Dato a pochi ne l'italo suolo» Fonte arcano di nobile duolo, D'ignorati celesti piacer'.
   L'ebbi insieme a la prima scintilla
   Di ragion che irradiommi la mente, Con la prima preghiera innocente Si confuse il mio canto primier.

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