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Credè la patria libera Dal barbaro oppressor.
Oh ve'!., l'afflitta, al sonito Di quelle pie parole, Di un riso tra le lagrime Fa il lampo scintillar ; Così tra foschi nuvoli Spesso* l'occiduo sole Balena un raggio languido Pria che s'asconda in mar.
Poi genuflessa, e gli umidi Occhi rivolti al ciclo, Sclama : Perdona, è debole Spesso il materno cor : Ma anch'Elia, insièm cogli angeli, Sul tuo trafitto velo Volle Tua Madre piangere, O Cristo Redentor !
È ver, del sacrificio
Non pianse già Maria,
Teeo compialo il genere
Umano a riscattar;
Ma, ed io pur anco, io povera
Donna, alla patria mia
Seppi del caro ed unico
Figliuolo i di votar ! Ned or m'è dato i laceri
Avanzi suoi di pianto
Bagnar, non che raccoglierli
Entro sacrato ostel.
Ma questo colle è tempio
A Te devoto e santo,
Se della patria i martiri
V'hanno indistinto avel !