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Nell'assedio di Ancona del \174
Una Gentildonna offre il proprio latte ad un guerriero morente per fame.
O delle sponde adrìache Gentil decoro, Ancona, Che da' tuoi colli, ch'ardua Difesa oggi corona, Godi nel golfo limpido La tua beltà specchiar;
Dolce in'è il facil cantico Di tua vetusta istoria, ' Ch'è tanta parte d'itala Immacolata gloria, A un femminil magnanimo Esempio tributar.
Oh ! qual sublime triade
, Di donna a me si affaccia.
Nei dì ch'estremo eccidio
Nell'ira sua minaccia
A te dei turchi teutoni x
II fulvo odiato^Sir !
, Prima, squassando l'ignea Face per l'aria oscura, Veggo le avverse- macchine Incendiar Stamura, Pari nel volto all'angelo / Di Dio sterminator.
Poscia, novella Debora, Stringendo in.tnan la nuda Spada, s'avanza intrepida