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La generosa Aldruda, Che dal funesto assedio .L'amico suoi sgombrò.
Terza, ma non di laude Men degna, e tale in viso Quale talor le imagini • Rapite al paradiso Sanzio ritrar col magico 'Pennello suo potè,
Ne vien colei che il subito Carme avvivar si piace; Benché all'amor dei posteri Contenda il tempo edace II,nome suo, che i patrii
. Fasti dovria fregiar.
Lungo il sentier difficile Che alla turrita porta Guida, tra miserevole Turba, languente e smorta Per lunga fame, incedere Vegg'io questa Gentil.
È avvolta in lieve ed ampio Peplo, e la vaga faccia China talor sull'unico Figlio, che tra le braccia A stento regge, trepida Ch'ei le ricerchi il sen.
Pur d'improvvisa porpora II Volto suo repente Tinge, al mirar d'un giovine Guerriero'al suoi giacente, L'inerte posa,-e il torbido Occhio rivolto al del.