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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La generosa Aldruda, Che dal funesto assedio .L'amico suoi sgombrò.
   Terza, ma non di laude Men degna, e tale in viso Quale talor le imagini • Rapite al paradiso Sanzio ritrar col magico 'Pennello suo potè,
   Ne vien colei che il subito Carme avvivar si piace; Benché all'amor dei posteri Contenda il tempo edace II,nome suo, che i patrii
   . Fasti dovria fregiar.
   Lungo il sentier difficile Che alla turrita porta Guida, tra miserevole Turba, languente e smorta Per lunga fame, incedere Vegg'io questa Gentil.
   È avvolta in lieve ed ampio Peplo, e la vaga faccia China talor sull'unico Figlio, che tra le braccia A stento regge, trepida Ch'ei le ricerchi il sen.
   Pur d'improvvisa porpora II Volto suo repente Tinge, al mirar d'un giovine Guerriero'al suoi giacente, L'inerte posa,-e il torbido Occhio rivolto al del.

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