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Alla Società degli operai di Teramo
SONETTO
A voi, consorti del buon padre mio,
Da cui tanti ebbi già prove d'affetto, A voi nell'ora del prefisso addio Dal cor rivolgo lo spontaneo detto.
Deh .che sia sempre -del terren natìo Baluardo primiero il vostro petto; E vi sia gloria l'adempir di Dio Volentieri l'altissimo precetto.
Ei prescrisse il lavoro; Ei lo fé santo, E il Cristo suo lo sublimò col puro Esempio, avvolto nel terreno ammanto.
Oh dall'-avide menti il velo oscuro
Dell'ignavia voluta alfin sia franto. Ed è vostro, operai; vostro il futuro !
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Teramo, i. novembre 1863