Le marionette di Giancamillo Rossi |
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La scuola elementare di Garrufo di Sant'Omero (Teramo) ha ospitato dal 2 al 9 agosto 2007 la Mostra dal titolo: "Le Marionette di Giancamillo Rossi", curata da Enrico Di Carlo e organizzata dalla Pro Loco.
Camillo Rossi, che per vezzo amava farsi chiamare "Giancamillo", fu artista d'ingegno versatile, spaziando dalla scultura alla pittura, dal teatro alla creazione di marionette. Nacque a Bari nel 1907 e giunse negli anni trenta in Abruzzo: prima a Teramo, quindi a Chieti, infine a Pescara dove trascorse gli ultimi 25 anni della sua vita, fino alla morte, giunta nel 1982. Nel luglio 1970, nella centralissima via Genova, aprì la sua bottega che ben presto trasformò in una sorta di cenacolo di artisti. E' lui a fare da cenobiarca, anche grazie alla straordinaria carica di affabilità e di umanità che riusciva a trasmettere.
L'originalità della produzione di marionette risiedeva nel fatto che l'artista, animato da uno spirito popolaresco, trovasse ispirazione non soltanto dalle marionette della tradizione, ma anche da personaggi contemporanei, dei quali accentuava ed esagerava le caratteristiche. Un'aderenza alla società che lo portava a "vestire" le sue creature magari in jeans e maglietta o a dar loro i volti di personaggi famosi. Ecco, allora, nascere il Maestro di violino (dalla canzone omonima di Domenico Modugno), Sbirulino (maschera portata in televisione da Sandra Mondaini), Paganini e Geppetto, tra le più espressive, insieme a un più 'autorevole' Giovanni Leone.
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