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Il Messale del Beato Angelico, Vallecchi, 2005 -
[Copertina]

Il Messale di San Domenico conservato presso il Museo S. Marco di Firenze è stato per la prima volta riprodotto in un’edizione pregiata per bibliofili dalla Vallecchi. Visibile in parte soltanto durante le rare occasioni di esposizione al pubblico nelle teche del museo di San Marco, il Messale di San Domenico esce dal suo “rifugio” e viene oggi riprodotto per la prima volta a grandezza naturale insieme a una selezione di miniature dai Corali di San Marco di Zanobi Strozzi, allievo del Maestro. Il volume, stampato su una carta speciale appositamente prodotta dalle cartiere Fedrigoni di Verona, presenta un corpus di quarantaquattro tavole miniate proposte in tutto il loro splendore grazie a una moderna tecnica di stampa che ne esalta le vivaci cromature, mentre l’impiego dell’oro a caldo rende ancora più pregiata l’edizione. Edito in collaborazione con il Museo di San Marco, il volume è arricchito da tre saggi a cura della dottoressa Magnolia Scudieri, direttrice dello stesso museo, che delineano la figura dell’Angelico e situano il Messale nella luminosa parabola artistica del pittore, per poi tracciare un profilo della sua scuola nelle opere figurative del già ricordato Zanobi. Arricchito da una selezione di splendide opere del Beato Angelico e di altri pittori di ambiente fiorentino dell’epoca, il volume rappresenta un doveroso omaggio a uno dei maggiori artisti di una città che ha scritto alcune delle più importanti pagine nella storia dell’arte occidentale, e dove la nostra casa editrice ha l’onore di risiedere. Contenuto in un elegante cofanetto, il volume è rilegato a mano in pelle; presenta sul piatto anteriore una decorazione geometrica impressa a secco con quattro borchie angolari e al centro un doppio rosone concentrico in ottone traforato, fermato da una borchia: sul retro, impressione a secco con quattro borchie angolari e borchia centrale. Tale legatura è ispirata a quella del manoscritto 515 del Museo di San Marco a Firenze. il più vicino per tipologia e cronologia, in quanto la legatura con la quale si presenta oggi il Messale risale in parte al secolo XIX e non è perciò più quella originale. (fonte: www.vallecchi.it)