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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
ingegnere, politico, Teramo (2-11-1887). Sabato a mattina moriva improvvisamente l'ing. Carlo Pompetti nella sua età di 75 anni. Poche sere prima l'avevamo visto nel Consiglio comunale, e nessuno poteva presagire una fine così repentina di quel vecchio robusto che pareva sfidasse i secoli. Di antica e ricca famiglia teramana, aveva ereditato dai padri suoi la patriarcale probità, la mitezza dei costumi, la generosità, l'affetto al suolo natio. Consigliere comunale da tanti anni, assessore supplente in varie amministrazioni, era certamente dei più assidui e vi portava sempre un voto onesto. Alle 4 pom. di domenica il feretro muoveva dall'antica cappella gentilizia dei Pompetti, al sommo della quale leggevasi una mesta iscrizione del comm. Vinciguerra, e veniva accompagnato dal Consiglio comunale, dagli amici e da lungo stuolo di coloni. I cordoni della bara erano tenuti dall'on. Scarselli, dall'assessore Marozzi, e dagli ing. Palombieri e Narcisi. Chiudevano il corteo le carrozze dei sigg. Pompetti, Mancini Alessandro e Palma Pancrazio.
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