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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Isola del G.S. (10-3-1888). Isola del Gran Sasso 5 marzo 88. Nel pomeriggio di ieri la nera morte avvolgeva nel sudario, nella primavera della vita Bettina Tattoni. Il fuoco della scienza fu impotente a distruggere la nefanda rete della megera con cui l'attirava nell'ingranaggio della trasformatrice macchina del tempo, che veloce corre per l'infimo sentiero dell'essere. La sua bell'anima, ne' primi anni di vita temprata dalla sventura, perdendo la madre, crebbe e si educò sotto l'occhio vigile dell'orbato padre e di una zia affettuosa, che da men di un anno l'ha preceduta nella tomba nella scuola della virtù e del dovere. Fu figlia adorabile; affettuosissima sorella. Dura ed acerbissima per loro è stata tale perdita! Pure è d'uopo rassegnarsi, poiché sorda, muta, fredda alle sventure umane è la natura! Altro conforto non resta che il rivedere le virtù dell'estinta, come gemme fulgidissime, tremolare pei petali profumati dei fiori che sbucceranno su la zolla che la ricopre. Il dolore sinceramente condiviso dagli amici possa renderlo a coloro meno sensibile. (E. de P.)
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