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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
notaio, segretario comunale, Civitella Casanova (21-3-1888). Civitella Casanova 14 marzo 88 - All'alba del 12 corr. cessava di vivere in Civitella Casanova il sig. Valerio Jandelli, in conseguenza di una malattia cerebrale che da 14 anni lo travagliava. Uomo di fibra forte e gagliarda, di modi burberi e ruvidetti, portò negli atti della vita una tenacità di propositi, ed una fierezza nell'adempimento de' suoi doveri. Figlio a Camillo, distinto matematico, ereditò dal padre l'ordine e la chiarezza delle idee, l'onestà e la probità nella vita pubblica. Secondogenito di sette fratelli, tutti professionisti, germano al defunto Don Vittorio, al prof. Gaetano ed al D.r Tommaso viventi, non ebbe bisogno di sapere e di dottrina, di virtù liberali, e di opere lodevoli. Notaio per sua vocazione e per pochi anni, lasciò un nome intemerato nel breve esercizio della professione, sia per rettitudine e integrità, che per esattezza e disinteresse. Eletto segretario comunale della sua patria nel 1840 (appena compita l'età legale di 25 anni) recò in quell'amministrazione un ordine ed una attività sorprendenti, una contabilità inappuntabile, una corretteza e disciplina di forme, che oggi si chiamerebbe pedanteria. Ma a questa pedanteria fu dovuto l'ordinamento dell'archivio civico, in cui ogni materia ebbe la sua casella, ogni affare il suo fascicolo, ogni titolo il suo libro, ogni carta il suo posto, il suo numero e la sua cucitura. A complemento dell'immane lavoro compilò una Pandetta, o inventario dell'archivio, mediante la quale potevasi, in un colpo d'occhio, rinvenire la minima cartolina. Fece un registro di popolazione, che per molti dati era preferibile a quello che per legge fu ordinato molti anni appresso. Sistemò il pubblico catasto, promuovendo correzioni e volture,
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