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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
musicista, Teramo (6-2-1901) [Inizio Voce]all'esempio! — L'on. Giuseppe De Riseis ha inviato al padre del povero giovine, da Roma, il seguente telegramma: «Ora soltanto apprendo dolorosa perdita vostro diletto valente figlio precocemente rapito allo affetto vostro ed ai trionfi dell'arte. Unisco mio vivo rimpianto a quello dei suoi concittadini». De Riseis. — Un voto pietoso. Domenico Malaspina, il giovine e distinto compositore la cui morte ha suscitato così universale compianto nella nostra città, aveva con i suoi meriti conquistato, nel R. Conservatorio musicale di Napoli, due posti interni gratuiti, l'uno come pianista, l'altro come compositore. Ora che la sfortuna ha voluto rapirlo così immaturamente all'arte, gettando nel dolore più crudo la povera famiglia, sarebbe una vera e santa opera pietosa che uno di quei posti la direzione del Conservatorio, ove il Malaspina era stimato ed amato da tutti i Maestri in modo particolare, volesse assegnarlo a un fratello minore di lui, Raffaele Malaspina, il quale anche egli dimostra una rara intelligenza musicale ed è già egregio organista. E questo un voto della cittadinanza, della quale ci rendiamo interpreti, sperando che voglia essere accolto per considerazione speciale dalla direzione del Conservatorio di Napoli. — Ringraziamento: Egregio Direttore. Commossi fino alle lagrime dalla grande dimostrazione resa dalla cittadinanza teramana alla salma del nostro diletto Domenico, la preghiamo di esternare a mezzo del suo giornale i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che nella grande sciagura vollero partecipare al dolore ed alle funebri onoranze. Ringraziandola, con stima. Devot.ma Famiglia Malaspina
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