[Elenco dei Nomi]

(...segue) Taffiorelli Francesco
giornalista, direttore del 'Corriere Abruzzese', Torricella (17-8-1901)

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dall'arterio-sclerosi, sebbene diminuiti, poca tregua a lui davano, e soltanto con una rigorosa cura scrupolosamente osservata mediante le affettuose attenzioni della famiglia, poterono scongiurarsi sofferenze maggiori. Andò a Torricella in aprile con la speranza di riavere la salute da quel clima salubre e mite, e infatti sembrava sul principio che si giovasse di quel soggiorno. Ma negli ultimi tempi pur troppo le speranze si affievolirono e ricominciarono le atroci sofferenze, finché, cumulandosi gli effetti dell'arterio-sclerosi, il giorno 10 agosto una sincope lo tolse alla vita. Nel corso della malattia Taffiorelli fu assistito dai medici curanti Bonolis, Paris, Gaspari e De Annibalis. Fu anche visitato più volte dall'on. dott. Tinozzi. In giugno fu osservato dagli esimi professori Paolucci e Murri; il primo, che nutriva pel il nostro direttore un'amicizia fraterna, nulla tralasciò per lenirne le sofferenze con i suoi preziosi consigli, da vicino e da lontano. Esprimiamo a lui, come anche a tutti gli altri egregi sanitari, i nostri sentimenti grati. — La morte — Nell'aprile decorso, come abbiamo detto, il Taffiorelli si recò a Torricella Sicura, a un'ora di distanza da Teramo, e ivi, insieme con la consorte signora Teresa, abitava in casa del sig. Orazio Romani. Lo visitavano, di tanto in tanto, i dottori Merlini e Censoni di Torricella, e i medici curanti di Teramo. Dal mercoledì della passata settimana egli cominciò a sentirsi peggio; gli accessi asmatici tornarono frequenti; crebbero i fenomeni uremici, lo stomaco si rifiutava alla digestione. Questo ultimo fatto — non mai manifestatosi nel corso della malattia — destò l'allarme. Ma la catastrofe non sembrava imminente. Egli non si levò di letto, mentre prima era solito non solo levarsi per parecchie ore,

(segue...)