Pagina (3/193)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Codazzi, grande matematico e insieme pazzo morale ed alcoolista, era un vero melomane: stava intere notti al piano; pių volte mi diceva che era sulla via di trovare un metodo per comporre musica col mezzo della matematica; in fatto, perō, soffriva e morė di delirium tremens.
      Meyerbeer, a sua volta, era un buon matematico.
      E non citiamo Haller, Swedemborg, Cardano (Vedi sopra, vol. I), che percorsero, scoprendovi del nuovo, i campi pių disparati dalla matematica e dalla chimica alla teologia e letteratura; perchč ci si potrebbe obbiettare: che era facile allora abbracciare le regioni pių lontane dello scibile e anche trovarvi del nuovo, essendone la materia ancora cosė circoscritta.
      Se non che: se ai nostri tempi questo pare inverisimile, gli č perchč si riflette anche nella concezione del genio quell'eccessiva divisione del lavoro che si č infiltrata nella vita; per cui non riconosciamo abbastanza i meriti dei genî multiformi e non ne accettiamo che alcune delle doti unilaterali pių appariscenti. Cosė nessuno ai suoi tempi, anzi nemmeno ora, ha riconosciuto abbastanza il merito di Goëthe nella filosofia naturale.
      Una volta ammesso in Goëthe il grande poeta, ripugnamo a crederlo grande naturalista e grande ottico. Cosė nessuno di noi riconosce o ricorda le profonde attitudini politiche e scientifiche di Dante, nč le letterarie e tattico-militari di Macchiavelli, nč le musicali di Rousseau; e nessuno sa vedere in Leonardo da Vinci il geologo, l'idrologo, il balistico, l'anatomico, o in Cardano il letterato, il filosofo e il teologo(3). Pure in nessun di questi casi la grandezza del genio nei rami pių disparati era giustificabile dalle condizioni dei tempi: nč in questi casi vale pių la scusa della divisione del lavoro, nč l'obbiezione che lo scibile si riduceva a cosė poco da potersi facilmente tutto abbracciare: perchč quei genî non solo avevano percorsa tutta la scienza contemporanea, ma prevennero quella dei nostri tempi, e alcuni, anzi, furonci coevi, come Goëthe, Humboldt, Hæckel, Leopardi, D'Azeglio e Arago.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





Haller Swedemborg Cardano Vedi Goëthe Goëthe Dante Macchiavelli Rousseau Leonardo Vinci Cardano Goëthe Humboldt Hæckel Leopardi D'Azeglio Arago