Lettera di Salvatore Marani pubblicata su 'L'Italia Centrale'
(26 agosto 1907)
Riceviamo e, con sentito plauso al bravo
giovine Beniamino Presutti per l'atto di vero
coraggio addimostrato, pubblichiamo, segnalando il
fatto alle autorità civili perché sia tenuto nel
debito conto:
"Egregio sig. Direttore,
La prego di dar pubblicità a questa mia, la
quale non ha altro scopo che di ringraziare un
coraggioso giovine pel seguente atto lodevolissimo
da lui compiuto.
Stamane, verso le ore 9, una vacca
sbuffando e correndo senza freno, dal Corso S.
Giorgio si è diretta verso Via delle Portelle. Il
nostro concittadino Beniamino Presutti, non
ascoltando le persone che lo sconsigliavano ha
voluto inseguirla per evitar disgrazie essendo
molta gente in istrada perché giorno di fiera, e
specialmente ragazzi i quali spaventati scappavano.
Ma al momento di raggiungerlo, l'animale ha
infilato la porta di casa mia ed è entrato nella
camera ove sola giaceva in una poltrona la mia
vecchia madre impedita, la quale s'è data a gridare
in vista del pericolo che correva. Allora il
Presutti, salito sul letto si è presentato di
fronte a quella bestia per afferrarla, me essa
infuriata di più, ha cercato di scavalcarlo per
avventarsi addosso a lui; e sarebbe accaduta
qualche cosa di grave veramente, se il bravo
giovine non si fosse slanciato contro l'animale che
sbuffava. Aggrappatosi con forza alle corna, è
riuscito così a spingerlo verso l'uscio. Intanto
arrivava il colono proprietario, il quale,
spalancata la porta che si era chiusa, ha potuto
prestare mano a far ridiscendere la gradinata a
quella vacca, fra gli evviva delle numerose persone
accorse.
Ringraziando anche lei, signor Direttore,
mi dichiaro
Teramo, 24 agosto 1907
Dev.mo Salvatore Morani
Ricevitore daziario
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