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Il problema della diffusione popolare del motociclismo era comunque destinato a rimanere annoso, perché ancora nel 1939 si avvertiva l'esigenza della realizzazione di un modello che risultasse adatto soprattutto alle tasche del popolo. Nel rapporto tenuto nel dicembre 1939 a Roma il segretario del CONI. gen. Vaccaro faceva presente che CONI, RACI e Federazione degli Industriali stavano “attivamente e fattivamente collaborando” per la realizzazione di modelli di motociclette da offrire al popolo, dal prezzo di circa 2500 lire e che raggiungessero una velocità di 60-70 kmh. (7) Articolo de La Stampa del 31 ottobre 1933: “Riscossa motociclistica”
Oggi che l'esportazione dei nostri valori sportivi — vittorie italiane all'estero, o vittorie sui campioni esteri in casa nostra — è giustamente divenuta un elemento importante della nostra «bilancia» morale, chiusa nell'anno XI con un attivo trionfale, si rende indilazionabile un riesame a fondo del problema anche in campo motociclistico. (7) Cfr. “Panorama dello sport italiano in una chiara esposizione del gen. Vaccaro” in La Stampa del 21 dicembre 1938, p. 4. |