Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Nella cronaca dello Scudo edizione 1937 hanno raccolto un'attenzione particolare gli aspetti legati alla velocità, che prevedevano i tratti di “velocità accelerata” per tre delle quattro tappe, e la competizione finale disputata a Civitella del Tronto, sul circuito di km. 12,060 (composto da più di trenta curve ed un dislivello di 170 metri) percorso per quattro volte, che “ha trascinato all'entusiasmo il foltissimo pubblico che ha assistito a quest'ultima parte della manifestazione”. Appassionante è stata la lotta nel gruppo A tra Emilio Soprani (su motocarrozzetta Fusi 500) e Pietro Brancone (su motociclo Benelli 250): è il secondo che, nonostante corra con un mezzo di categoria inferiore, cede la vittoria per un pugno di decimi di secondi. Nel gruppo B prevale Mario Benigni su Aldo Rebuglio (entrambi su Guzzi 500) per poco più di cinque secondi.
     Le classifiche finali della terza edizione dello Scudo d'Abruzzo:

     Classifica individuale: 1. Aldo Rebuglio, Guido Martelli, Michele Mangione, Giuseppe Nocchi, Evaristo Scatolini, Bruno Campanelli, Ugo Prini (tutti su Guzzi 500, squadra della Milizia della Strada), Gino Paolo Cavanna (su Taurus, 83. Leg. M.V.S.N.), Emilio Soprani (su Fusi 250, 83. Leg. M.V.S.N.) ex aequo senza penalità; 10. Pietro Cavacciuti (su Gilera 500, 83. Leg. M.V.S.N.) con 3 punti di penalità; 11. Giuseppe D'Antonio, Alfonso Valentini (su Ariel 500, G.U.F. Teramo) ex aequo con 17 punti di penalità; 13. Mario Benigni (su Guzzi 500, Milizia Strada) con 27 punti di penalità; 14. Pietro Branconi (su Benelli 250, individuale) con 60 punti di penalità; 15. Giulio Valorani (sidecarista Signorina Milano) (su Gilera 500, Mtc. Viscol) con 82 punti di penalità; 16. Ottavio Fiamma (su Guzzi 250, individuale) con 88 punti di penalità; 17. Giovanni Lucidi-Pressanti (su Benelli 250, individuale) con 154 punti di penalità.