Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Così sarà. La competizione teramana viene accolta da Giulianova, (59) dove peraltro le stesse strade necessitano di manutenzione. Anche nella cittadina giuliese non mancano i problemi per la sistemazione delle strade, considerato che in data 8 luglio gli organizzatori sono costretti a rivolgersi alla provincia, al prefetto e al genio civile perché intervengano in tempi utili. Qualche giorno dopo (13 luglio) il Moto Club, dopo un incontro con il segretario generale della provincia, a causa delle incertezze sulla tempistica, fa presente alla stessa provincia che è stata fatta una richiesta alla federazione per spostare la gara al 25 agosto o al 1. settembre (rispetto alla data accordata dalla federazione per il 18 agosto). Infatti la provincia aveva fatto sapere a nome del presidente Vito Caravelli che per l'inizio dei lavori sul tratto di strada provinciale Giulianova Città-Stazione FF.SS. si era in attesa della approvazione della perizia da parte della prefettura; tuttavia viene riferito che “i relativi lavori non potranno essere compiuti nel periodo di tempo richiesto da codesta Amministrazione. L'unico provvedimento che potrebbe essere adottato è quello di chiudere le buche con pietrischetto e sabbia, opportunamente bagnati”. (60)
     La gara, immortalata per la seconda volta nella sua storia dalle cineprese dell'Istituto Luce, (61) infine si disputa nella data già stabilita del 18 agosto, come “Gran Premio della Federazione Motociclistica Italiana”, e “nonostante i tempi proibitivi ebbe il suo innegabile successo”. Nella classe fino a 250 cc. prevalse Dario Ambrosini (62) di Cesena su Guzzi, precedendo Claudio Mastellari (63) di Milano e Alfredo Milani, mentre nella classe oltre i 250 cc. la vittoria andò a Bruno Bertacchini (64) su Guzzi, che ebbe la meglio su Enzo Rabitti su Gilera e Senno. (65)

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(59) Il percorso risulta essere il seguente: Strada Nazionale Adriatica – Bivio Annun ziata – Strada Prov. per Giulianova – Bivio in prossimità della Villa Ciafardoni – Strada Provinciale da Giulianova Città al Lido.

(60) Cfr. Lettera dell'8 luglio 1946 indirizzata all'Associazione Motociclistica Teramo, in Archivio di Stato, Amministrazione Provinciale -Versamento 96 - B.254

(61) Notiziario Nuova Luce NL018. Le “istantanee” del Circuito di Giulianova – Scudo d'Abruzzo aprono il notiziario “Luce Sport” ed hanno una durata di un minuto. Il notiziario è visionabile nel sito dell'archivio Luce: www.archivioluce.com

(62) Dario Ambrosini (1918-1951) iniziò la carriera nel 1939 su una Benelli 250 vincendo a Verona, Roma, Terni, Spoleto. L'anno successivo passò alla Moto Guzzi con la quale corse sino al 1947, quando tornò con la Benelli, vincendo a Cesena, Lugano, ed il Gran Premio di Svizzera. Nel 1949 gareggiò nel motomondiale, appena nato, vincendo il Gran Premio di Monza, e classificandosi secondo nella classifica generale. Nel 1950, oltre al titolo italiano, si aggiudicò il mondiale, vincendo tre gare. L'anno successivo vinse il Gran Premio di Svizzera. Morì nel 1951 durante le prove del Gran Premio di Francia.

(63) Claudio Mastellari, nato a Roma, fu uno dei protagonisti delle prime stagioni del dopoguerra, ottenendo ottimi piazzamenti nel campionato italiano della 250. Dal 1949 gareggiò anche nel motomondiale. Morì nel 1951 durante lo svolgimento del gran premio di Germania.

(64) Bruno Bertacchini, nato nel 1916, di Reggio Emilia, disputò diversi campionati nazionali, conseguendo numerose vittorie, e vincendo il titolo nazionale nel 1948 nella classe 500. Gareggiò anche nel motomondiale.

(65) Non trovandosi notizia nei periodici teramani dei risultati della settima edizione dello Scudo, i nomi dei vincitori si desumono da un articolo di presentazione della edizione del 1959, “Breve storia di una riuscita manifestazione” nella edizione speciale de Il Corriere della Regione del 14 giugno 1959.