Signori,
È mio intendimento di richiamare l'attenzione della Camera e dell'onorevole ministro dei lavori pubblici sullo stato delle interne comunicazioni in alcune parti del regno.
Parlando d'interne comunicazioni, nou intendo questa volta occuparmi di strade ferrate, ma solamente di strade ordinarie. Potrà ad alcuno forse parere, a prima giunta, che questa sia una questione meramente locale, e che non sia una questione d'interesse generale. Per quanto gl'interessi di questa o quella provincia molte volte abbiano una grandissima importanza, nondimeno dichiaro alla Camera, che preoccupati come siamo delle gravissime questioni dell'ordinamento generale dello Stato, non avrei preso la parola se si trattasse solo d'interessi locali. Ma vedendo questa questiono delle interne comunicazioni elevarsi e divenir preeminente tra le più importanti questioni nazionali, tanto sotto l'aspetto della prosperità generale, quanto sotto l'aspetto della finanza dello Stato, io credo dovervene intrattenere. Senzacliè panni sia urgente cosa che ne facciamo serio argomento delle nostre considerazioni, perchè non vi è cagione che più di questa impoverisca il bilancio attivo dello Stato, nè vi è cagione che più di questa imponga, od almeno debba imporre in brevissimo tempo, gravissimi pesi sul nostro bilancio passivo.
Comincio dal ricordare come vi sieno molte provinole italiane che sono quasi totalmente prive di strade. Nè ih».-" negare che questo non sia 1111 grandissimo male che ci gravita addosso, una grandissima piaga. Ma la pessima delle