Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Il carteggio Barnabei-Milli consta di 67 lettere nelle quali si snodano i momenti più salienti dell'esistenza dell'archeologo teramano (fino al 1888 anno della morte della Milli): dalle impressioni di viaggio da Londra e Parigi – da qui nel luglio 1862 viene spedita la prima lettera – agli anni della formazione universitaria a Pisa al decennio dell'insegnamento a Napoli fino a giungere al periodo romano la poetessa è la destinataria privilegiata delle confidenze e dei molti sfoghi di Barnabei per i problemi e le incertezze che si presentano nelle varie circostanze. Dal giovane Barnabei fragile e di belle speranze che si affida alle materne attenzioni della poetessa alla personalità di spicco che gode di prestigio ed autorità nel mondo archeologico italiano non dimentico dell'antica gratitudine verso la Milli alla quale non lesina aiuto e sostegno morale nelle traversie che la afflissero negli ultimi anni di vita.
     Il carteggio si sviluppa quindi con dei connotati decisamente biografici grazie alla continuità ed al lungo periodo che copre la corrispondenza (ben 26 anni); esso si può leggere come una sorta di biografia incrociata dei due personaggi che hanno dato lustro alla provincia teramana; le note inserite più che documentare si propongono a corredo della lettura del carteggio in funzione di sviluppo di questa doppia biografia.
     Le lettere dimostrano in maniera esauriente quale sia stata la galleria delle personalità (di molte delle quali si è ritenuto fornire una brevissima nota biografica) di assoluto rilievo del mondo artistico culturale e politico italiano del tempo intorno alle quali gravitarono il Barnabei e la Milli.