Cenni biografici
Paolo Emilio Tulelli nacque a Zagarise
in provincia di Catanzaro
il 18 agosto 1811 da Gaetano e Anna Gallelli (1). Discendente da un'antica casata nobiliare
compì i primi studi presso il Convento del Ritiro dei Filippini
quindi frequentò il Real Liceo-Ginnasio di Catanzaro e nello stesso tempo il Corso Teologico del Seminario Arcivescovile di Catanzaro
dove fu ordinato sacerdote. Lasciati i luoghi d'origine in giovane età non vi fece più ritorno
avendo trascorso gran parte della vita prima a Catanzaro
quindi dal 1839 circa a Napoli (2). Amico di Luigi Settembrini (3) che gli trasmise l'amore per lo studio
la filosofia e gli ideali patriottici (da questi venne citato nella sua Storia della Letteratura Italiana)
fu discepolo del marchese Puoti (4) e del filosofo Pasquale Galluppi (5)
del quale divenne anche biografo.
Trasferitosi a Napoli (6) per compiere gli studi filosofici
nel 1855 vi aprì una scuola privata dove insegnò per oltre vent'anni filosofia morale ed estetica; della scuola fecero parte allievi appartenenti alle famiglie più in vista
fra i quali anche i figli del Re Borbone.
Patriota e cattolico liberale
il Tulelli per la sua attività di pensatore acquisì in quell'epoca notorietà e grande reputazione; fu un oppositore degli hegeliani napoletani
ed in particolare fu rappresentante del movimento filosofico del quale
nella prima metà dell'ottocento
fecero parte Pasquale Galluppi
Ottavio Colecchi
Stefano Cusani e Vincenzo De Grazia.
(1)
Dalla lettura del carteggio si desumono alcune informazioni sulla famiglia di
Paolo Emilio Tulelli: la madre Anna Gallelli
nata nel 1779
visse fino all'età di
92 anni; vengono nominati i fratelli Pasquale (giudice) e Salvatore (delegato di
pubblica sicurezza
sposato con figli); le sorelle Rosa (nubile)
Vincenza (nubile)
ed una terza sorella sposata con figli
scomparsa nel 1871.
(2)
Filippo De Nobili
direttore per 50 anni della Biblioteca Civica di Catanzaro
profondo conoscitore della storia della Calabria
tentò inutilmente di raccogliere
notizie sulla prima giovinezza di Tulelli
ma a Zagarise nessuno si ricordava di
lui.
(3)
Luigi Settembrini (1813-1876)
scrittore e patriota napoletano
insegnò letteratura nell'Università di Bologna e di Napoli
dove divenne rettore. Nel 1873 venne
nominato senatore del Regno. Come patriota il Settembrini iniziò a diffondere la
spinta cospirativa tramite la setta dei Figliuoli della Giovane Italia
il
cui statuto era ispirato a quello alla Giovane Italia di Mazzini
ma adattata alla realtà meridionale. Con la restaurazione borbonica del 1849 venne condannato a morte
ma la pena venne commutata in ergastolo. Fu liberato nel 1859
nel corso di una deportazione verso gli Stati Uniti. Tulelli lo conobbe nel 1835 a
Catanzaro
dove Settembrini insegnava retorica nel locale liceo; questi gli trasmise l'attaccamento agli ideali patriottici
che il Settembrini perseguì attraverso
la cospirazione fino alle più estreme conseguenze. Quando Settembrini morì
il
Tulelli lo ricordò con queste parole: «Il Settembrini ci venne in Catanzaro mia
patria nel 1835 professore di lettere in quel rinomato Liceo
ed io giovanissimo
ancora fin dal primo suo arrivo fortemente mi legai alla sua persona
attratto invincibilmente dalla sua schietta e generosa indole
dal suo sapere e dalla sua virtù. Ed egli ricambiandomi d'affetto più che fraterno
m'infervorò dell'amore agli
studi e nell'amore alla libertà della Patria
rivelandomi l'Idea (misteriosa allora)
della Nuova Italia; i quali due amori da lui pienamente risvegliati nell'animo mio
dettero l'indirizzo definitivo all'intiera mia vita» (Cfr. Il pensiero
morale di Paolo Emilio Tulelli (1811-1884) di Carlo Nardi
in “Archivio
Storico per le Province Napoletane”
terza serie
Anno IV
Napoli
Società Napoletana di Storia Patria
1966
pag. 417)
(4)
Basilio Puoti (1782-1847)
grammatico e critico letterario di Napoli
fondò nella
sua città una scuola di lingua italiana dove insegnò
e che ebbe allievi illustri. Fu
membro dell'Accademia della Crusca.
(5)
Pasquale Galluppi (1770-1846)
filosofo nativo di Tropea
dal 1831 insegnò nella cattedra di logica e metafisica dell'Università di Napoli. Introdusse in Italia lo
studio della filosofia europea
in particolare quella di Kant. Le sue Lettere filosofiche costituiscono in Italia il primo saggio di storia della filosofia moderna. Il Galluppi protesse il Tulelli «con paterno affetto e gli procurò non pochi
alunni per l'insegnamento privato» (Cfr. Il pensiero morale...
op. cit.
pag. 424)
(6)
Il Tulelli probabilmente lasciò la Calabria dopo l'arresto di Luigi Settembrini
avvenuto nel 1839.
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