Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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Cenni biografici

     Paolo Emilio Tulelli nacque a Zagarise in provincia di Catanzaro il 18 agosto 1811 da Gaetano e Anna Gallelli (1). Discendente da un'antica casata nobiliare compì i primi studi presso il Convento del Ritiro dei Filippini quindi frequentò il Real Liceo-Ginnasio di Catanzaro e nello stesso tempo il Corso Teologico del Seminario Arcivescovile di Catanzaro dove fu ordinato sacerdote. Lasciati i luoghi d'origine in giovane età non vi fece più ritorno avendo trascorso gran parte della vita prima a Catanzaro quindi dal 1839 circa a Napoli (2). Amico di Luigi Settembrini (3) che gli trasmise l'amore per lo studio la filosofia e gli ideali patriottici (da questi venne citato nella sua Storia della Letteratura Italiana) fu discepolo del marchese Puoti (4) e del filosofo Pasquale Galluppi (5) del quale divenne anche biografo.
     Trasferitosi a Napoli (6) per compiere gli studi filosofici nel 1855 vi aprì una scuola privata dove insegnò per oltre vent'anni filosofia morale ed estetica; della scuola fecero parte allievi appartenenti alle famiglie più in vista fra i quali anche i figli del Re Borbone.
     Patriota e cattolico liberale il Tulelli per la sua attività di pensatore acquisì in quell'epoca notorietà e grande reputazione; fu un oppositore degli hegeliani napoletani ed in particolare fu rappresentante del movimento filosofico del quale nella prima metà dell'ottocento fecero parte Pasquale Galluppi Ottavio Colecchi Stefano Cusani e Vincenzo De Grazia.

(1) Dalla lettura del carteggio si desumono alcune informazioni sulla famiglia di Paolo Emilio Tulelli: la madre Anna Gallelli nata nel 1779 visse fino all'età di 92 anni; vengono nominati i fratelli Pasquale (giudice) e Salvatore (delegato di pubblica sicurezza sposato con figli); le sorelle Rosa (nubile) Vincenza (nubile) ed una terza sorella sposata con figli scomparsa nel 1871.

(2) Filippo De Nobili direttore per 50 anni della Biblioteca Civica di Catanzaro profondo conoscitore della storia della Calabria tentò inutilmente di raccogliere notizie sulla prima giovinezza di Tulelli ma a Zagarise nessuno si ricordava di lui.

(3) Luigi Settembrini (1813-1876) scrittore e patriota napoletano insegnò letteratura nell'Università di Bologna e di Napoli dove divenne rettore. Nel 1873 venne nominato senatore del Regno. Come patriota il Settembrini iniziò a diffondere la spinta cospirativa tramite la setta dei Figliuoli della Giovane Italia il cui statuto era ispirato a quello alla Giovane Italia di Mazzini ma adattata alla realtà meridionale. Con la restaurazione borbonica del 1849 venne condannato a morte ma la pena venne commutata in ergastolo. Fu liberato nel 1859 nel corso di una deportazione verso gli Stati Uniti. Tulelli lo conobbe nel 1835 a Catanzaro dove Settembrini insegnava retorica nel locale liceo; questi gli trasmise l'attaccamento agli ideali patriottici che il Settembrini perseguì attraverso la cospirazione fino alle più estreme conseguenze. Quando Settembrini morì il Tulelli lo ricordò con queste parole: «Il Settembrini ci venne in Catanzaro mia patria nel 1835 professore di lettere in quel rinomato Liceo ed io giovanissimo ancora fin dal primo suo arrivo fortemente mi legai alla sua persona attratto invincibilmente dalla sua schietta e generosa indole dal suo sapere e dalla sua virtù. Ed egli ricambiandomi d'affetto più che fraterno m'infervorò dell'amore agli studi e nell'amore alla libertà della Patria rivelandomi l'Idea (misteriosa allora) della Nuova Italia; i quali due amori da lui pienamente risvegliati nell'animo mio dettero l'indirizzo definitivo all'intiera mia vita» (Cfr. Il pensiero morale di Paolo Emilio Tulelli (1811-1884) di Carlo Nardi in “Archivio Storico per le Province Napoletane” terza serie Anno IV Napoli Società Napoletana di Storia Patria 1966 pag. 417)

(4) Basilio Puoti (1782-1847) grammatico e critico letterario di Napoli fondò nella sua città una scuola di lingua italiana dove insegnò e che ebbe allievi illustri. Fu membro dell'Accademia della Crusca.

(5) Pasquale Galluppi (1770-1846) filosofo nativo di Tropea dal 1831 insegnò nella cattedra di logica e metafisica dell'Università di Napoli. Introdusse in Italia lo studio della filosofia europea in particolare quella di Kant. Le sue Lettere filosofiche costituiscono in Italia il primo saggio di storia della filosofia moderna. Il Galluppi protesse il Tulelli «con paterno affetto e gli procurò non pochi alunni per l'insegnamento privato» (Cfr. Il pensiero morale... op. cit. pag. 424)

(6) Il Tulelli probabilmente lasciò la Calabria dopo l'arresto di Luigi Settembrini avvenuto nel 1839.