28 Marzo 1888 – n° 25
Società pel Tiro provinciale al piccione in Teramo.
Nell'adunanza tenutasi dai soci fondatori il 23 corrente riuscirono eletti:
1. Per acclamazione entusiastica, il N.U. sig. Troiano De Philippis Delfico Conte di Longano, senatore del regno e presidente onorario od effettivo;
2. A scrutinio segreto, Martinuzzi ing. Napoleone Vicepresidente;
3. Bernardi Domenico e De Fabritiis Vincenzo, Consiglieri;
4. Tamburrini avv, Angelo, Segret.
5. Lolli avv. Luigi, Vicesegretario;
6. Ruggieri Stanislao, Cassiere.
Di questa nuova società, che tanto promette, parleremo più dettagliatamente quanto prima.
Intanto giova assicurare il pubblico essersi di già quasi totalmente versato il capitale d'impianto in L. 1000; ed avere parecchi distintissimi signori della città e provincia già posto a disposizione della società, a fondo perduto, somma di qualche rilievo.
I loro nomi, come quelli dei soci onorari, verranno pubblicati nelle colonne del nostro giornale.
Abbiamo esaminato il progetto tecnico del nostro ingegnere provinciale sig. Napoleone Martinuzzi = progetto che accontenterà tutte le esigenze, e supererà, se correttamente eseguito, ogni aspettazione.
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Da Atri ci si invia il resoconto finanziario della gestione di quella benemerita società operaia di mutuo soccorso. Questa ha un patrimonio sociale di L. 11838,60. Non è poco per una società di operai.
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L'illustre prof. Bovio ha accettato in massima di venire in Teramo in occasione della inaugurazione della lapida a Giordano Bruno, promossa dai reduci, ed ha scritto perciò un'affettuosa lettera al nostro amico Guerrieri-Crocetti.
Sappiamo pure che il marmo per la lapida è stato donato, con gentile pensiero, dal sig. Bezziccheri, fornitore del marmo per la gradinata del palazzo dell'Esposizione.
A proposito di questa solennità, diamo i nomi di coloro che risposero affermativamente all'invito dei reduci:
Sigg. Albi, Dr. Alfonsi, Dr. Bonolis, Canzanese G.C., Cerulli prof., Dep. Costantini, Cristiani, componenti il consiglio direttivo dei reduci e franchi tiratori, Avv. Danesi, Di Girolamo, de Marco, de Michetti Carlo, della Monica, comm. Ginaldi, Guerrieri-Crocetti, senat. Irelli, Mancini Luigi, Narcisi, Palumbi, Savorini, Scarselli Carlo, dep. Scarselli, Società Massonica, Operaia, Fratellanza, Pastai e Fornai, Muratori e Manuali, Calzolai, Borghese, Tanzi e Taffiorelli.
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Il Comando del Distretto militare pubblica i manifesti per la chiamata sotto le armi della terza categoria 1807, e per l'istruzione volontaria.
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L'Associazione della stampa ha intestato a Giovanni Stanghieri di Teramo, superstite di Dogali, una cartella del debito pubblico di 60 lire annue.
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Il Corriere di Napoli ci giunge con una notizia che soddisfa l'amor proprio di tutti quelli che combatterono la militarizzazione dei convitti nazionali; e la notizia è questa: che «il Ministero della P.I. vista la prova poco soddisfacente fatta dai Convitti nazionali militarizzati ha creduto di soprassedere da ulteriori applicazioni del sistema militare a questi istituti educativi.»
Dunque, tutta la réclame che hanno fatta a questa innovazione, è stata sciupata! Ce ne dispiace per gli on. Coppino e Ricotti, che furono gl'inventori, e un pochino anche per l'on. Nicotera che la difese dagli attacchi di un nostro deputato, nella Camera.
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Domenica, il povero usciere Toro tornando da Notaresco, per ragioni di ufficio, essendogli ribaldato il legno, poco mancò che non ci perdesse la vita. Le ferite non sono punto leggiere.
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L'egregio marchese Cappelli, presidente della commissione ordinatrice della Mostra didattica abruzzese di Aquila, di cui fan parte anche il r. provveditore agli studi per la provincia di Teramo e i sindaci di Teramo e Penne, ci manda il programma e regolamento di detta Mostra.
Siccome la Mostra didattica ch'è una sezione annessa alla nostra Esposizione operaia, si presenta assai bene sia per il numero delle domande che per gli oggetti che verranno esposti, così è certo che anche in Aquila ove questi verranno inviati in luglio prossimo, la provincia nostra farà ottima figura.
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Un altro artista ha risposto affermativamente alla nostra Commissione ordinatrice dell'esposizione, ed è il Celommi che dall'amena riviera di Rosburgo ci manderà sei o sette quadri che i visitatori vanno già a vedere in quel suo studio, donde sono usciti moltissimi lavori del giovine pittore.
Anche l'on. Delfico, che, per chi non lo sapesse, è un bravo dilettante di pittura, sta lavorando su alcuni quadri per l'esposizione.
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In seconda convocazione si adunerà questa sera il Consiglio comunale.
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Pare impossibile che vi siano tuttora dei tesori, eppure è così. Scrivono da Aquila alla Riforma:
Sembra una favola, ma pure ciò che sto per narrare è un fatto, avvenuto giorni or sono a Cagnano, piccolo paese della provincia.
La neve vien giù a grossi fiocchi, il vento spira forte e per le fessure delle mal connesse imposte, filtra entro le pareti di una povera casetta. La famiglia del proprietario, in passato assai agiata, sta accovacciata attorno al focolare domestico semispento, ché la scarsa provvista di combustibile è agli sgoccioli.
Un baldo giovanetto, figlio del padron di casa, pensa di far legna da ardere d'una vecchia trave, residuo dell' armatura d' una antica soffitta smantellata, e, presa l'accetta, si pone a dar colpi a quella trave, che però non cede; e il giovanetto sta per rinunziare all'impresa, quando il padre di lui, presa la scure, assesta con più robusta mano nuovi colpi alla vecchia trave, che finalmente precipita nel solaio. Allora, dal vano d'uno dei muri ove essa era confissa, vien giù una vera pioggia d'oro = vecchie monete da 30 carlini =; poi cade una scatola di latta contenente una mitra tempestata di pietre preziose e ripiena di gioie di rilevante valore.
Il complessivo dalla somma trovata si fa ascendere a circa 60 mila scudi. Questo il fatto nella sua nuda e cruda verità. Lascio a voi di tirarne le conseguenze: a voi l'immaginar la sorpresa in una e la gioia della povera famiglia F., che vide scendersi come dal cielo tanta fortuna.
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Caro direttore,
Pregoti d'interporre una parola di raccomandazione per mezzo del tuo giornale alla Commissione ordinatrice dell'Esposizione, per avere un locale comodo a disposizione del Municipio, onde allogarvi quel monumento che sta di fronte al libraio Rosei, ricoperto di tavole per modestia!...
Un assiduo
Per quel monumento lì proponiamo di aggiungere une sezione archeologica.
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E' aperto un concorso per la nomina di allievi macchinisti da ammettersi ed un corso d'insegnamento pratico a bordo di regie navi.
Per informazioni rivolgersi alla Prefettura.
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L'asta per le strade che mettono al palazzo dell'Esposizione, è andata deserta, e si rinnoverà la mattina del 2 aprile.
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