19 Maggio 1888 – n° 40
Ieri l'altro arrivarono in questa stazione undici soldati, reduci dall'Africa, precedentemente era giunto il tenente sig. Tassone che ebbe le più oneste e liete accoglienze dai suoi compagni nel restaurant Assab.
Questi bravi giovanotti, quasi tutti abbronzati dal sole africano, non sono meno baldi di quando partirono. Crediamo d'interpretare il desiderio della cittadinanza, dando loro il bentornato più affettuoso, augurando all'Italia di avere sempre a suo baluardo un esercito forte e pieno di abnegazione, come ne ha dato esempio il Corpo di spedizione comandato dal generale Sanmarzano.
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Credesi che il Campo militare avrà luogo dal 3 luglio al 3 agosto.
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La Società dei reduci e ff.tt. si riunì domenica ultima e prese tra le altre deliberazioni, quella di far voti al Municipio per la pronta demolizione del porticato Trippetta-di Francesco.
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Domani alle 3 pom. è convocata la Fratellanza artigiana.
La Società operaia ha approvato in due sedute il nuovo suo statuto organico.
A proposito di quest'ultima società, l'assemblea accolse con visibili segni di giubilo la notizia che le diede il suo presidente Gaspari, che cioè il socio onorario Giuseppe Brigiotti ha fatto lavorare a Parigi una bandiera che regalerà a detta società nella circostanza delle prossime feste.
Il generoso donatore fece vedere la nuova bandiera a S.E. il generale Menabrea, nostro ambasciatore a Parigi, ed alla signora marchesa, che ne rimasero soddisfatti.
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La Società Borghese ha chiesto alla Direzione generale delle FF.MM. i biglietti d'andata e ritorno, per i viaggiatori dal 3 giugno all'8 luglio prossimo, sulla linea Sambenedetto - Castellamare - Popoli, e Ascoli - Sambenedetto, nonché dalle stazioni di Aquila, Sulmona, Vasto, Ortona, e Porto S. Giorgio. Il biglietto durerebbe 5 giorni.
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Il disegno dei diplomi da servire per la nostra Esposizione Operaia, è stato eseguito a penna dal profess. di calligrafia sig. Francesco Albani ed è piaciuto a tutti.
La penna in mano sua, unita al buon gusto che ha, diventa la cosidetta bacchetta magica, ed infatti in questo quadro si scorge come egli con la penna, minia, pinge, tratteggia, insomma fa tutto quel che vuole, con quell'arte e finezza che gli è propria.
Del pari abbiamo ammirato un busto ritratto dalla fotografia del sig. Pasqualino Samaria a punta di pastello e lo abbiamo esortato a presentarlo essendo, nel suo genere, un lavoro assai pregevole.
Siamo noi i primi a combattere il pericoloso sistema di gonfiature che è tenuto dalla maggior parte della stampa odierna, ma quando si tratta di additare al pubblico encomio qualche lavoro che si raccomanda per sé stesso, crediamo di compiere un atto di giustizia vera, come quello che compiamo oggi sul conto dell'Albani.
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