18 Agosto 1888 – n° 66
Il Ministero dell'Istruzione pubblica, ha disposto che ai candidati alla licenza liceale, che nella sessione del passato luglio hanno ripetuto, in virtù dell'art. 3 del R. Decreto 3 gennaio 1887, la sola prova sulla materia del gruppo in cui erano caduti nell'anno scorso, e che non sono stati licenziati, si concede in via eccezionale di rifare in ottobre p.v. l'esperimento su quella sola materia.
Così ai candidati alla licenza ginnasiale che si giovarono della concessione fatta con la circolare 29 maggio 1888, e non furono licenziati, è data facoltà di ripetere anche nel venturo ottobre il solo esame sul quale non ottennero l'approvazione.
* * *
E' da molti giorni che abbiamo sul tavolo un opuscolo edito in Atri a cura del Municipio di Castiglione Mr. Raimondo, contenente la risposta del sindaco e della giunta del comune di Castiglione ad una interpellanza del consigliere sig. Alberto de Carolis.
L'interpellanza fu svolta in pieno Consiglio, con l'assistenza del sotto-prefetto di Penne, e riguardò una certa serie di articoli pubblicati da un giornale teramano contro quell'amminisrazione.
La risposta del sindaco Tranquilli che vediamo riprodotta nella sua integrità, fu minuta, logica, appoggiata a fatti ed a documenti, stringentissimi; di talché ben a ragione l'interpellante si dichiarò soddisfatto, ed il sottoprefetto cav. Gazzera confermò i suoi sentimenti di stima e di piena fiducia nell'amministrazione.
Conseguenza di ciò fu un rappacificamento dei partiti, inteso al bene vero del paese.
* * *
L'ispettore scolastico sig. Bevilacqua sarà sostituito da un nostro egregio e giovine comprovinciale, il sig. Antonio Pellegrini, che tante simpatie ha raccolto in Lombardia.
Verrà da Crema.
* * *
Per questione di donne mercoledì a sera un operaio nel rione S. Agostino ebbe da un altro parecchi colpi di coltello, che, fortunatamente, sono guaribili in 20 giorni, giusta la dichiarazione del Dr. Siniscalchi.
* * *
Un altro omicidio viene segnalato, e questa volta da Tossicia.
Il contadino D'Amico Francesco di Villa Pretura era in continua discordia per motivi d'interessi coi figliastri Vincenzo e Francesco Di Biasio. Il 4 corrente questi ultimi indispettiti per distrazione di poca legna da parte del D'Amico, si armarono di scure ed incontratisi con costui s'impegnò tra essi una lotta. Il D'Amico cercò raccogliere una pietra per difendersi, ma fattoglisi sopra Vincenzo Di Biasio gli assestò un colpo di scure in testa facendolo stramazzare a terra privo di sensi, morendo pochi istanti dopo.
* * *
Nella visita che S.E. Grimaldi fece a Fermo ed all'istituto d'arti e mestieri, si unirono, invitati, tre nostri deputati = gli on. Cerulli, Costantini e de Riseis che ebbero le più simpatiche accoglienze dai loro colleghi marchegiani e dalla cittadinanza.
* * *
Con R. Decreto 11 dicembre 87 n. 5138 serie 3 è stato stabilito un nuovo ordinamento per la consulta araldica. Con R. Decreto 8 gennaio 88 è stato approvato il relativo regolamento.
Si l'uno che l'altro trovansi vendibili complessivamente al prezzo di L. 1 presso la direzione della Gazzetta Ufficiale (Ufficio di Economato del Ministro Interno.)
* * *
Scrivono da Aquila al Popolo romano:
Teramo invia, per ora, oltre quattrocento colli. Le cose migliori che figurarono nell'Esposizione teramana verranno a salutarci al palazzo degli Alberetti.
Questa mane ho voluto ficcare il naso in quella massa di casse, di cassoni e di cassette; ma per ora nulla può vedere il sole. Ciò ch'è certo è questo: che specialmente la sezione industriale manda molta roba. Come ordinatore delle cose esposte di Teramo è giunto appositamente il signor Achille De Carolis, segretario di quella Camera di commercio.
Non so, veramente, se ammirare o compiangere quel povero signore.
|