Il fenomeno si è verificato a Messina durante il terremoto del 1908 e sembra doversi attribuire alla compressione e allo schiacciamento di falde acquee sotterranee.
I terremoti, specialmente quelli che si manifestano in regioni di sismicità elevata, possono essere accompagnati da fenomeni precursori e concomitanti; fra quelli più comuni si hanno rumori sotterranei di intensità e durata variabili che precedono, accompagnano o seguono la scossa principale e furono giustamente paragonati a quelli prodotti da un treno ferroviario che percorra una galleria o da un carro carico di sbarre di ferro che inceda sopra un selciato inuguale: detonazioni fortissime paragonabili a scariche di artiglieria; rumori dell'aria come di voci, di sibili, di ululati lontani, soffio improvviso di vento impetuoso caldo o gelido, pioggie torrenziali, ecc.
Tutti ricordiamo le pioggie insistenti che rendevano più diffìcili i lavori di salvataggio a Messina; i giorni susseguenti al terremoto dell'Abruzzo furono nella regione e fino a Roma addirittura procellosi con vento impetuoso, pioggia di rotta... cui seguì abbondante neve!
Fenomeni interessanti pure da ricordare sono le emissioni di vapori del terreno, la comparsa di fiamme e di strani bagliori, il riscaldamento fin quasi alla ebullizione dell'acqua marina presso la spiaggia; l'intorbidimento delle acque dei pozzi e delle sorgenti, le perturbazioni elettriche e magnetiche, ecc.
Tra i fenomeni precursori si usa citare un'agitazione che sembra manifestarsi negli animali domestici, forse dovuta ad una sensibilità maggiore che permette loro di percepire piccole scosse premonitorie non avvertite dall'uomo, qualcuno anzi propose di basarsi, ma non so però con quale pratico risultato, su tale sensibilità degli animali per la previsione dei terremoti.
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