D'altra parte ammesso l'interno della di materia fluida, questa, analogamente alla massa oceanica, dovrebbe andar soggetta a fenomeni giornalieri di marea, con spostamenti ed urti, contro la parte solida, tali da derivarne continuamente terremoti straordinari non solo, ma ben anche la frantumazione, lo sminuzzamento della crosta esterna.
Altre molte e gravi obbiezioni si possono muovere a qualunque delle ipotesi ideate, il che ci dimostra, ripeto, che il problema della natura dell'interno del globo è ben lungi dalla sua risoluzione!
Comunque però si voglia ammettere costituita la parte profonda, il fatto si è che la nostra terra va ogni giorno invecchiando e che conseguentemente la sua superficie, la sua faccia, si va raggrinzando nel modo più vario e complesso, con produzione di pieghe, di rughe: le montagne! le quali possono nascere ovunque, ma che si dispongono specialmente in particolari zone, più o meno allungate, appunto come le rughe del corpo umano quando esso invecchia.
Se la crosta terrestre fosse in ogni suo punto se non elastica, almeno relativamente plastica, come succede laddove sono terreni teneri, argillosi o simili, il corrugamento si potrebbe compiere, come si compie di fatto su grandi estensioni, abbastanza tranquillamente e formare così pieghe ripetute e più o meno accentuate, quindi colline, montagne.
Ma in molti luoghi la crosta terrestre è costituita da roccie rigide, dure, che non possono più piegarsi sotto l'azione delle varie spinte; ed allora tali masse rocciose si screpolano, si rompono originando infinite fratture disposte in ogni senso o secondo determinate direzioni; con dimensioni variabilissime, che vanno da quelle minime, quasi microscopiche, ad altre estese centinaia di km., fino a quelle enormi, che formano i solchi giganteschi che incidono l'Africa da sud a nord e nelle quali le acque accumulandosi hanno dato origine ai grandi laghi: Nyassa, Tonganyika, Kivu, Alberto, Alberto Edoardo a ovest; Nakruru, Elmenteita, Naivasha, Rodolfo, Margherita ad est. Del resto ogni linea di spiaggia ed ogni piede di montagna si può ritenere corrispondano ad una linea di frattura.
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