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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, politico, Teramo (22-3-1876). Il 20 volgente alle ore 11 p.m. cessò di vivere quasi improvvisamente il nostro concittadino Raffaele Arcieri. Era nato il 6 marzo 1805. Educato fra i gridi della libertà accolse giovinetto nell'animo le dottrine dei novatori, e non tardò di mescolarsi ai moti generosi che prepararono l'unità della patria. Istituita la 'Giovine Italia', si schierò tra i più ardenti seguaci, fu a parte di misteri tenebrosi, e corse non lievi pericoli. Carcerato nel 1828, insieme ad altri patrioti, e tradotto in Napoli, dopo un simulacro di giudizio, venne prosciolto. Nel 1848 fu eletto ufficiale della Guardia nazionale, e prestò utili servizi. Nel 1860 ebbe il grado di capitano, e più tardi le funzioni di maggiore; fu eletto Consigliere comunale; e sostenne con lode altri pubblici uffizi. Raffaele Arcieri era uomo di tempra antica. Liberale provatissimo, appartenne alla parte politica savia e moderata, ma sdegnò ogni codarda transazione colla propria coscienza. Ebbe il vanto della lealtà, ambito da molti, meritato da pochi. Osservò con diligenza i propri doveri, e fu pazientissimo delle fatiche. Scende sereno nella tomba lasciando larga eredità di affetti. Vi si potrebbe scriver sopra: "Uno dei pochi della vecchia guardia!". Stamane, cerimonia religiosa alla Chiesa di S. Spirito. E' invitato il Consiglio comunale. Parlerà il Senatore Irelli.
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