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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, archeologo, Corropoli (1-4-1876). Concezio Rosa è morto. E' morto in Corropoli presso la desolata consorte, jeri l'altro di buon mattino, improvvisamente appena levatosi di letto. Due ore dopo, il triste annunzio si diffuse come lampo nella nostra città. Era un correre ansioso, un domandarsi a vicenda, un leggersi negli occhi la comune sciagura! Pur troppo le cattive nuove non si smentiscono mai! Era nato in Castelli di onorata famiglia. Non contava che una cinquantina di anni o poco più. Fanciullo dimostrò indole dolce, congiunta a molta svegliatezza d'ingegno. Studiò in Chieti le discipline letterarie e filosofiche, e vi acquistò non mediocre valore. In Napoli apparò medicina, esercitata, mentre visse, con chiara dottrina e modestia. La sua tendenza per le ricerche storiche e gli studi archeologici lo mise in contatto coi sommi cultori di essi. Fu socio dell'Accademia degli Aspiranti naturalisti, e negli Atti di essa sono pubblicati assai lavori di lui molto apprezzati. Scrisse un eccellente libro sulle majoliche castellane e i pittori che le illustrarono. Spese molti anni, ma indarno, per rialzare l'arte ceramica di Castelli. La pagina più bella della sua vita si svolse dopo il 1870. Le scoperte di oggetti preistorici, le illustrazioni fattene, il Congresso preistorico di Bologna ne resero il nome chiaro e venerato in Italia. Ne possono far fede le sue corrispondenze coi primi luminari, e gli Annuari scientifici. Professò in ogni tempo liberissimi sensi, e il governo nazionale l'ebbe in grande onoranza. La sua collezione preistorica è una delle più pregiate di Europa. Propose indarno alla provincia di fondare con essa un Museo in questa città. Affranto da domestiche sventure, rese più sensibili in animo delicato, cade in età ancor giovane!... Spirito colto e gentile, costumi modesti, vita benefica e travagliosa lascia una larga eredità di affetti!... Gli amici onoreranno la cara memoria!...
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