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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, patriota,Teramo (22-11-1876). [Inizio Voce]cittadino benemerito, dottissimo giureconsulto, padre di famiglia amorosissimo: spese così degnamente i lunghi anni vissuti, e meritò più che non ebbe. Non sono molti giorni, e noi lo vedemmo per la città, bello ed aitante nella sua canizie: pareva promettesse di rimanere per molto tempo il decano venerato del nostro foro, quand'ecco, assalito da acuto morbo, in poco d'ora, egli è spento. Ah! come si assottiglia ogni giorno di più la fortissima legione dei veterani della libertà! Con Carlo Ginaldi si è perduto una delle più belle e stimabili figure del nostro Abruzzo: meritamente l'hanno accompagnato nel sepolcro la stima e il compianto universale. Ma la parte migliore di lui, che è nella memoria delle sue virtù, lungamente cara ed onorata fra noi, a conforto della famiglia, ad esempio dei nepoti; e farà desiderare che molti lo somiglino. (G. De Benedictis).
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