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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, politico, Campli (24-1-1880). Oh come ognora più si assottiglia la falange dei veri liberali! Una civile ed antica famiglia di Campli, ai primi albori del 17 del corrente mese, fu colpita dalla più grave sventura, avendo la inesorabile Parca troncata la vita al capo di essa in meno di due ore. Filippo Ceretani non è più! I germani Giovanni, Antonio e Filippo Ceretani, colpevoli solo di amore di patria e di libertà, furono, nella reazione del 1849, imperante negli Abruzzi l'infamissimo generale Landi, ravvolti insieme a molti altri in una processura politica, e, passati al potere giudiziario, dalla reazione togata si ebbero nel 1850, il primo cinque anni di prigionia, e gli altri due tredici anni di ferri per ciascuno. L'altro fratello, Canonico Nicola, ebbe pure egli carcere ed esilio. In casa rimasero perseguitati pur essi i soli vecchi genitori, e due zie. Giovanni, espiata la pena, viveva sotto la sorveglianza della polizia, in campagna, ove colto da terribile morbo in breve tempo cessava di vivere. Intanto Antonio e Filippo trascinavano la pesante catena nel bagno di Pescara. Ma il primo di essi, non potendo reggere a tanti stenti, lasciava in quel luogo tristissimo la vita, come ve la lasciarono Giovanni Bucciarelli, Pietrantonio Calisti, Gabriele Forti, ed altri molti. Filippo uscì dal detto bagno, dopo avervi dimorato oltre nove anni, per effetto di un indulto nel quale venne compreso. Sorto il nuovo governo, si ebbe incarichi delicatissimi dalle prime autorità, incarichi che egli compì con tutta onoratezza, e con quella mitezza d'animo e prudenza che gli eran proprie. Occupò cariche municipali, e fu anche capitano della guardia nazionale, ed in tale qualità prestossi sempre per la tutela dell'ordine pubblico, posponendo tutto all'interesse
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