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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
insegnante, Città S. Angelo (21-4-1880). Il 12 del corrente in Città S. Angelo sua patria si spegneva la vita ad Ernesto Silvestri per infiammazione cerebrale, nella ancor verde età di 40 anni. L'infausta nuova, che ci è giunta con ritardo dal dì della morte, ha gettato in un profondo cordoglio gli animi di quanti lo conobbero, de' molti che lo amarono, della famiglia che n'è doloratissima. Giovane di bell'ingegno, d'ottimi studi, d'animo nobile, ebbe, forse per ciò, una travagliata esistenza. Non esercitò l'avvocheria, in cui s'era addottrinato, ma preferì la cattedra, che era la sua passione. E noi lo abbiamo conosciuto professore egregio in questa Teramo, nel cui ginnasio esordì la sua carriera. Poscia fu a Salerno. Di lì si ritirò a casa, chiamatovi dal bisogno della sua presenza. Si ammogliò: ebbe tre figli. Tre anni or sono perdette giovanissima la sua angelica moglie. Riprese dopo questa avventura l'insegnamento. Andò a Marsala; passò a Potenza; e di qui di nuovo a casa, per motivi di salute. Oggi non è più! Ernesto Silvestri fu uno di quelli che restano sepolti dalle sventure senza aver potuto esplicare tutta quanta la forza dell'ingegno che ebbero da natura e che arricchirono colla educazione. Questi uomini sono conosciuti per iscorcio, spessissimo fraintesi. Abbiasi egli morto il seguito del nostro affetto, cangiato in sospirevole memoria (P.)
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