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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sottotenente G.N.M., medaglia al valor civile (7-3-1883). Sabato ultimo moriva, nel compianto generale, Gaetano Cappone in ancor vegeta età. Gli amici, quando meno se l'immaginavano, videro spento per fiero malore un uomo che per lunghi anni aveva sfidato i disagi ed i pericoli. Il Cappone fu gran parte della repressione del suo brigantaggio in questo Abruzzo: ecco il migliore suo elogio. Bellante e Vallecastellana lo videro tra i più animosi. Quando si seppe che gli abitanti di Vallecastellana, guidati da Bonifazio ed altri, erano insorti, fu mandato lui con un drappello di guardie nazionali mobili, ed a Fornisco poi il 20 luglio 1861 gli fu comunicato un famoso telegramma di Spaventa direttore generale della Polizia, telegramma spedito a tutt'i Governatori ed intendenti delle provincie napolitane, così energicamente concepito: "Macchinazione scoperta di tentare un colpo reazionario il giorno 22, e stiano in prevenzione, e prevengano Autorità subordinate. Se lo stimano necessario si assicurino anticipatamente degli uomini pericolosi e dichiaratamente avversi al Governo. Conto sulla vostra energia e patriottismo, e vi tengo responsabile di ogni difetto di preveggenza. Spaventa". Il r. Governo per i servigi resi in Bellante e Vallecastellana premiava il Cappone con la medaglia al valor civile, e poscia al 3 maggio 1866 lo nominava sottotenente del 123° battaglione di G. N.M., dove pure si rese benemerito della Patria. Pace ora all'anima di lui.
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