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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
studente, Atri (15-3-1884). Nel Seminario di Atri, cessava di vivere l'Alunno interno Loreto Frattone, figlio di Battista, di Bisenti, giovanetto appena di 12 anni, pieno di vita, spento in men di tre giorni da un morbo crudele, meningite cerebrale. A nulla valsero le cure affettuose prodigategli dall'egregio rettore, dai maestri e sovraintendenti di quell'Istituto. Intelligente, studioso, nobilissimo di cuore, godeva la simpatia dei Superiori, l'affetto dei compagni ed era l'idolo, la speranza dei proprii genitori. Splendide esequie gli furon rese. Tutto il Corpo insegnante, gli Alunni del Seminario e gli Allievi di altre scuole, preceduti dalla banda musicale cittadina, ne accompagnarono la salma all'ultima dimora; pronunziarono bellissimi e commoventi discorsi i Convittori Mariani e Di Marco. Il sig. Achille Barone compieva il mesto Ufficio di rappresentare la famiglia dell'estinto. Povero fiore, barbaramente distrutto dalla feroce bufera; indarno, dal tuo letto di morte volgevi errante lo sguardo verso i tuoi più cari; invano chiamasti in quell'ora fatale il nome dolcissimo del padre, della madre tua, troppo sventurati. Infelici! Essi non potettero assisterti, carezzarti nell'agonia; non potettero covrirti di baci e raccogliere l'ultimo tuo sospiro; la madre tua desolatissima non poté asciugarti l'ultima lagrima che versasti. Vale, o anima gentile. Possa l'unanime compianto, il ricco tributo di affetto che lasciasti, lenire il dolore profondo dei derelitti, inconsolabili tuoi genitori. (Pompilio De Carolis).
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