[Elenco dei Nomi]

Stortiglioni G.
patriota, insegnante, Teramo (13-12-1884).

Il conte G. Stortiglioni di Vercelli, professore di ragioneria nel nostro Istituto tecnico, venuto fra noi da poco più di due mesi, spirava tra le braccia dell'amata consorte, del giovine figlio e di numerosi discepoli che non lo abbandonarono mai, il giorno 11 dicembre. La malattia che lo condusse al sepolcro covava in lui da molto tempo, pure fino all'ultimo momento mantenne una tranquillità ed una sovranità d'animo imperturbabile, antica. In lui si perde un antico patriota, che soffrì paziente le prigioni ai tempi di Silvio Pellico e Maroncelli, un abilissimo e provetto insegnante, che a 72 anni possedeva ancora l'ardore, la operosità, gli entusiasmi della gioventù. Non volle il conforto religioso, ché a lui bastava la coscienza delle opere compiute. Nelle invasioni coleriche del Piemonte del 1837, 45 e 55 egli prestò con carità vera l'opera sua verso i poveri colpiti, ciò che gli accaparrò l'animo di tutti. A Modica di Sicilia nel 65 lo fecero cittadino, proprio per l'abnegazione dimostrata nel curare i colerosi. A Livorno, dove lascia largo stuolo di affettuosi amici, la società operaia lo volle suo Presidente, e da lui attinse amore e disciplina al lavoro. Ovunque il povero vecchio ebbe affetto e riverenza! Era corrispondente di parecchi giornali piemontesi. Che il cordoglio degli amici, che la vita intemerata di lui porti un lieve conforto all'afflitto cuore della sua diletta compagna e dei desolati figli! Ieri sera si resero alla venerata salma gli onori funebri, che furono puramente civili, annuente la vedevo, la quale volle in tutto e per tutto rispettare la volontà del defunto marito, libero pensatore. Il feretro, portato a mano da sei studenti dell'istituto, fu accompagnato dalla casa Delle Carceri

(segue...)