|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, Chieti (31-12-1884). Lanciano, 22 dicembre 1884. Nel pomeriggio del 15 di questo mese, quasi repentinamente, in una vegeta vecchiezza spegnevasi in Chieti la nobile esistenza di Andrea De Vincentiis. Uomo di tipo e di costume antico si dette al sacerdozio per elezione ed emerse subito per fortezza e serietà di studii, per temperanza e gentilezza d'animo, per virtù cristiana esemplarissima. Di quelli dette saggio insegnando più anni, letteratura prima, teologia e scienze affini poi nel seminario teatino: di queste nella lunga reggenza di quell'insigne istituto di cui fu a capo, nelle relazioni sociali, nei difficili momenti di tempi eccezionali. Nacque in Casoli, e di quell'istessa famiglia di cui questa città ebbe l'Arcivescovo De Vincentiis, che lasciò presso di noi una così lodevole memoria. Negli ultimi anni visse ritiratissimo, dato interamente all'ufficio di Sacerdote e Canonico, ed ai dilettissimi studii, massime nella lingua greca ed ebraica che insieme a molte lingue moderne conosceva da maestro. I suoi cari trovino conforto nel santo dolore che li ebbe colpiti: il paese che gli diè la vita, quello in cui la esplicava, i numerosi discepoli e conoscenti, unanimamente lo rimpiangono come esempio di virtù che si perde. (Avv. T.)
|