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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
chirurgo, Roma (11-2-1885). [Inizio Voce]dall'amore della scienza e dal desiderio d'innalzare sempre più il nome della Chirurgia Romana pubblicò importanti opere, che vennero tosto tradotte in varie lingue e che rimarranno eterni monumenti della incomparabile dottrina di sì abile ed intrepido operatore. Ad Amsterdam, Londra, Berlino, Vienna egli fé intendere cola parola e col fatto l'altezza della scuola Chirurgica Italiana; di guisa che gli stessi grandi scienziati esteri, lo dicevan decoro della Chirurgia. Costanzo Mazzoni si creò un piedistallo d'onore non solo per il felice successo delle sue cure, ma per l'impegno e disinteresse presso i malati ai quali più che uomo dell'arte era l'amico, il fratello. Fu inoltre uomo d'integro e fermo carattere, d'un immacolata onestà, ebbe cortesia di modi, ebbe l'animo pieno di nobili e generosi sensi. La sua perdita è stata per noi studenti un lutto famigliare, e abbiamo voluto che le onoranze funebri all'amato maestro fossero proporzionate all'indelebile nostro affetto. Non abbiamo permesso che mano mercenaria toccasse quella sacra salma assumendo noi il doloroso ma caro ufficio del trasporto di essa. Per appagare e il nostro e il desiderio dell'intiera cittadinanza, due giorni è rimasta esposta al pubblico in una camera ardente quella maschia figura, i di lui lineamenti non eran per nulla alterati per la bene eseguita imbalsamazione. Tutti conoscevano quel grande benefattore dell'Umanità, e tutti avevano nel vederlo un ricordo d'affetto, una parola di lode, una lagrima per lui. Ed io, che insieme a molti altri miei compagni, fra i quali il nuovo studente Dionisi della nostra provincia, facevo la guardia d'onore, ero più che mai rattristato. Stamane (7) alle 11 ebbe luogo il solenne trasporto. La mestizia scolpita sul volto di tutti esprimeva a chiare note l'immane sventura.
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