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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, capitano, Ancona (18-3-1885). [Inizio Voce]con affetto. Ammogliato da non molti anni amava con intenso affetto la sua buona signora ed i suoi due figlioli che cresceva ed educava a forti principii. Povero capitano, chi avrebbe creduto giorni fa allorché vi si vedeva nel rigoglio della vita, allegro, sorridente che oggi sareste freddo cadavere! E' proprio vero che morte fura i migliori. Alle 4 1/2 di oggi ebbero luogo i funerali che riuscirono solenni. Precedeva il corte un plotone di soldati del 29. fanteria, cui faceva seguito la musica dello stesso reggimento. Veniva dopo il carro su cui figuravano tre bellissime corone, una degli ufficiali del Presidio, una della società del Tiro a Segno, una della famiglia. Dietro il carro venivano la presidenza del Tiro a segno con bandiera, una rappresentanza di ufficiali di tutte le armi, quindi molti soci del tiro a segno, numerosi amici e conoscenti del defunto. Chiudeva un altro pelottone di fanteria. Giunto il corteo dinanzi al baga Marotti si fece sosta e il capitano sig. Michini pronunziò belle parole in elogio dell'estinto riassumendo per sommi capi la sua vita militare. Quindi il corteo si sciolse, e poi gli amici seguirono la salma fino al cimitero.
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