|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, medico, politico, Teramo (15-8-1885). Lunga e penosa è stata l'agonia del povero dottor Achille Cappellieri da più d'un anno colpito da incurabile malattia cerebrale. Aveva 60 anni, e gli anni più baldi li passò a Roma, dove studiò, si addottorò, si fece valere non solo come uomo di scienza all'ospedale di S. Spirito ma bensì come patriota, avendo preso parte alla difesa di Roma. Parecchie cariche coprì in questa sua città nativa, fra le quali quelle di consigliere comunale e membro della congrega di carità. In questi ultimi anni era medico condotto. (26-8-1885). Chi conobbe molto da vicino l'or defunto Achille Cappellieri ci manda i seguenti cenni necrologici: Cessò di vivere in Teramo sua patria il 13 volgente alle ore 4 antim.. Era nato il 6 marzo 1825. La malattia che originò la morte fu una congestione cerebrale seguita da rammollimento. Fu curato con amore più che fraterno dai suoi colleghi cav. Trosini, Franciosi, de Santi, e Petrilli. Consultato in Napoli il commendator Cardarelli, non dette speranza alcuna. Achille Cappellieri fece i suoi primi studi in Teramo sotto i professori Andrea Palombieri, Michelangelo Forti, Stefano Demartinis, Angelo Giovine, Colonnello Ritucci, Carolenos, Ignazio Rozzi, Tommaso Gaspari. Nel 1848 prese una parte molto attiva nel servizio della guardia nazionale e raggiunse il grado di sergente. Marciò per Penne alla volta di Pescosansonesco insieme al vecchio patriota Antonio Camillotti per reprimere la reazione contro lo Statuto costituzionale. Dopo i fatti del 15 maggio, la costituzione politica era divenuta un problema. Il generale Landi con le sue truppe venne in Teramo. Il nostro Cappellieri deciso di non più piegare il collo sotto l'assolutismo del Borbone emigrò per Ascoli piceno, arruolandosi nell'esercito
|