[Elenco dei Nomi]

(...segue) De Matteis Achille
insegnante, L'Aquila (11-12-1886).

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vivi tuttora, che ripetutamente gli manifestai di poi, come un dovere. Eppure fuori la scuola Achille De Matteis era il più gentile uomo del mondo, di una gentilezza severa bensì, e noi scolari, dato termine agli studi liceali, con gran maraviglia scoprivamo persona sì affabile in maestro tanto rigido e austero. Fu dei pochi che sanno con scarsi mezzi raggiungere l'ideale dell'insegnamento, costringere a studiare con amore, i quali fan pensare che del professore abbia a dirsi quello che del poeta, cioé che ci si nasce. De Matteis era tipo di professore. Ed egli non otteneva solo lo scopo di fare apprendere la matematica, di istruire, ma ben anche quello più alto che dallo studio delle matematiche e da ogni altro nelle scuole mezzane classiche si attende, l'educazione formale della mente, l'abito al lavoro serio, l'educazione della volontà. Dio non voglia che attecchisca e fruttifichi il vezzo di compiangere i giovani del soverchio lavoro e invocare di torre o limitare questa materia o quella, fomentando la naturale pigrizia dell'uomo, e si condanni all'ostracismo o la matematica o il greco, col pretesto dell'inclinazione! Perché io non credo che non si possa studiar bene egualmente e greco e matematica, e credo che l'una e l'altro conferiscano alla perfetta eduzione intellettuale e morale dei giovani che frequentano le scuole mezzane classiche, i quali sono principalmente destinati agli uffizii più nobili della società civile. Possano le scuole italiane avere molti professori che ad Achille de Matteis somiglino, e possa l'imagine di lui nei giovani delle due provincie, cui il Gran Sasso divide, l'una sua patria d'origine, l'altra di adozione e campo di sua attività, proseguire l'opera d'ingenerare severità di propositi nello studio, sicché s'accorgano che la soma non

(segue...)