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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
letterato, Città S. Angelo (23-3-1887). Da Città S. Angelo ci pervenne la mesta notizia della repentina morte di Pasquale Castagna, già collaboratore di Spaventa a Napoli nel 60, ed uno dei più studiosi e fecondi letterati della scuola di Basilio Pueti. Lungamente perciò discorrerà di questo valentuomo nel prossimo Corriere il nostro amico Albi, che ebbe a conoscerlo da vicino. Intanto registriamo ora la solennità insolita delle onoranze funebri resegli da tutt'i suoi concittadini. Sulla tomba diedero l'addio supremo il suo amicissimo, l'illustre Colella, uno dei vecchi suoi allievi, il prof. Natali, e il giovine avv. Coppa. (26-3-1887) - Col più profondo dolore apprendemmo la morte del venerato amico e maestro Dott. Pasquale Castagna avvenuta il 17 corrente in Città S. Angelo. Pochi giorni prima avevamo riabbracciato il povero vecchio, alquanto sofferente, è vero, ma nulla poté farci prevedere in quella tempra d'uomo forte e vigoroso, una fine così precoce ed inaspettata. Pasquale Castagna nacque in Città S. Angelo da Michelangelo e Raffaele (sic!) della Cananea il 19 novembre 1819; fece i suoi primi studi in Aquila avendo a compagni Pica e Dragonetti, quindi si recò a Napoli. Quivi egli studiò profondamente i classici del trecento, sicché Basilio Puoti lo tenne, e lo fu difatti, uno dei migliori suoi allievi, poscia dette opera allo studio delle scienze mediche, filosofiche e sociali. I suoi primi lavori letterarii comparvero nel Menestrello, specie di strenna, che destò molto interesse, pubblicata nel 1842. Ancor giovanissimo stretto in amicizia sincera a Carlo Poerio e a Silvio Spaventa, fu nominato segretario del Progresso, uno de' più autorevoli periodici di allora. Su questo diario il Castagna stampò molti lavori di critica che gli procurarono
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