[Elenco dei Nomi]

(...segue) Castagna Pasquale
letterato, Città S. Angelo (23-3-1887).

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che corse per le mani di tutti. Come funzionario Pasquale Castagna fu uno dei più attivi collaboratori di Silvio Spaventa, fece dei gravi ed importanti lavori che gli meritarono le maggiori lodi della stampa e le benedizioni dei poveri. Ma la vita degli ufficii non era fatta per quell'anima candida; egli desiderava di uscirne per rigodersi la pace e la tranquillità della casa. Chiamato quindi a Torino non volle andarvi e si ridusse di nuovo nella sua Città S. Angelo. Quivi non visse del tutto inutile. Insegnò gratuitamente a vari ragazzi, e per cui Tommaseo gli scriveva - Ella insegna grammatica, che potrebbe ben altro; e altri, che manco la grammatica sanno, seggono professori di tutta sorta letteratura e scienza. Stampò coi tipi del Barbera Il Commentario sopra lo Statuto italiano - e queste altre opere che per ora ci tornano alla mente: Vita di Domenico de Caesaris; Profili abruzzesi; Orazione funebre di Vittorio Emanuele; La vita parlamentare dei deputati abruzzesi nel parlamento napolitano del 1820 e 21, Francesco Saverio Incarnati, Michelangelo Castagna, Luigi Marchese Dragonetti. Pubblicò successivamente La vita del Marchese Dragonetti, La vita e le opere di Raffaele d'Ortensio - ed altri minori lavori che ci sfuggono; lasciò molti manoscritti, fra quali una storia d'Italia dai tempi mitologici ai giorni nostri. Nulla siamo in grado di dire di questa opera che sarà certamente la maggiore di Pasquale Castagna, solo possiamo accertare che egli indefessamente vi lavorò per circa trent'anni e che raccolse quanto poté di documentazione con vera pazienza di frate. Ma se non possiamo parlare per ore delle sue opere ci è caro di ricordare le doti dell'animo suo. Anima eletta, onesto, sereno, amico del cuore, semplice nei costumi, egli dimostrò coll'esempio che religione e libertà possono stare insieme intimamente congiunte; mente vasta, nutrita di profondi studi, cuore dolce, buono, sempre aperto alle più delicate sensazioni. La memoria delle sue virtù vivrà eterna nell'animo nostro! (O. Albi)