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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
notaio, segretario comunale, Civitella Casanova (21-3-1888). [Inizio Voce]che per sua esperienza giudicava indispensabili. Un diligente controllo della finanza comunale fu lo scopo delle sue cure indefesse, e per 34 anni ch'egli fu a capo della Segreteria, il Comune non conobbe la via de' debiti, i bilanci di competenza si chiusero sempre con qualche eccedenza, e di opere pubbliche se ne fecero parecchie. Tale condizione di bene ordinata amministrazione, e di prospero stato finanziario, non potea sfuggire alle Autorità gerarchiche della Provincia, le quali segnarono a dito il Comune di Civitella Casanova, come uno dei più ordinati e bene amministrati, tanto che chiamarono più volte il Segretario Iandelli a riordinare talune dissestate amministrazioni. Anzi nel 1860 fu obbligato a reggere la Segreteria della Sottoprefettura di Penne, ed in quei tempi di rivolgimenti politici e di commozioni pubbliche ebbe tanta prudenza e cognizione di cose e di persone, da condurre la nave a buon porto, con piena soddisfazione del Governo italiano, che volle premiarlo, nominandolo Segretario di Prefettura, con destinazione a Chieti. Però l'amore del natio loco, l'affetto verso la famiglia, l'abitudine dell'Ufficio comunale furono tanto potenti in lui, da trattenerlo in patria, e fargli rinunciare onori e cariche più lucrose. I nuovi ordinamenti portarono seco nuove fatiche materiali, e nuove preoccupazioni morali, per l'avvicendarsi dei partiti al timone dell'azienda pubblica. Pure a lui toccarono i dispiaceri, pure a lui arrivarono i rutti della maldicenza, e se la soverchia occupazione avea preparato, i patemi dell'animo gli determinarono un attacco cerebrale, che nel 1874 lo pose in fin di vita, e dal quale mai si riebbe, e pel quale è morto. Ma con due professioni, con tanti incarichi, con 34 anni di segretariato Valerio Iandelli si rese ricco? Oh! no...
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