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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
(7-4-1888). [Inizio Voce]sollevate, dissidi composti, aiuti generosi: ecco la sua vita! Ed oggi ch'egli è spento si leverà attorno a lui unanime il rimpianto! Oggi ognuno sentirà che G. Sorge lascia un vuoto, che non sarà facile colmare! Padre di famiglia, egli spinse fino al delirio l'amore alla prole: in questi ultimi anni l'animo suo già provato da la sventura, era tornato sereno, come ne' più begli anni della giovinezza, accanto a' suoi quattro nipotini, ch'egli adorava. Ora è spento e parte lasciando negli amici eterno ricordo di sé: nell'unico figliol suo, nel povero Simone, un dolore profondo, un dolore, forse, che né pure il tempo potrà cancellare. Teramo, 4 aprile 1888 (G. Ciavatta) - All'ultima ora ci pervengono da Nereto queste notizie intorno ai funerali: "Oggi alle 4 pom. ebbe luogo il trasporto dalla salma al cimitero. Presero parte al corteo le rappresentanze di tutt'i Corpi morali, le scuole, l'Asilo infantile ed un numero straordinario di cittadini di ogni ceto e di ogni ordine. Il defunto lascia una larga eredità di affetti, e il suo nome sarà pietosamente ricordato e per sempre. Possano le egregie qualità di lui essere di esempio ai posteri".
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