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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
cassiere, patriota, Teramo (15-8-1888). La notte di domenica a lunedì, circa l'una 1/2 ant. moriva per aneurisma il cav. Costantino Sapelli cassiere della B.N. e maggiore di riserva. Venne qui nell'80, ed ebbe presto a conquistare la reputazione di gentiluomo perfetto, d'integerrimo impiegato e di cittadino che amava ogni cosa che significasse progresso e civiltà. Aveva maritata l'unica sua figliuola ad un teramano, all'avv. Sincero Taraschi - ed ormai viveva contento di sì, nell'affetto dei suoi e nella benevolenza cittadina. Povero Sapelli! La morte lo colpiva quando meno se l'aspettava. A mezzanotte era stato con gli amici nel caffè, poco dopo la sua cameriera lo trovava esanime per terra! Era nato nel 1832 in Solabue di Casale Monferrato da civile famiglia, e al 20 luglio 1848 entrò come volontario nel 12. regg. fanteria. I gradi li conquistò ad uno ad uno, ed arrivò sino a quello di capitano. Passò col grado di caporale nel corpo dei bersaglieri, e col grado di furiere tornò dalla Crimea. La campagna del 59 lo trovò sottotenente, e dopo quella del 66 fu nominato capitano, ma questa volta nell'arma dei RR.CC. ov'era entrato fino dal 61. Fu in questo grado che ebbe dei dispiaceri in occasione di un processo in Sicilia, onde prima tornò nella fanteria (41. regg.) e poscia abbandonò la vita militare nell'11 aprile 1875. Adunque avea il Sapetti cinque campagne, 48, 49, 55, 59 e 66, era fregiato di una medaglia al valor militare, e della croce di cavaliere. Onore quindi al valoroso! Il Direttore della Succursale sig. Bassi che alle grida della povera cameriera accorse primo nell'appartamento del defunto, all'indomani annunciò la morte del Sapelli con apposita circolare e manifesto, invitando autorità e associazioni al trasporto funebre. Ieri mattina questo
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