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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
abate, Vestea (1-9-1888). Vestea, 26 agosto 1888. Nelle prime ore di ieri mattina cessava di vivere l'Abate di Vestea Don Carlo Rosini nella non tarda età di 56 anni, dopo 25 di abazia, nel giro di pochi mesi travolto nella tomba da inesorabile infermità. Egli conscio degli ultimi momenti della sorte, alla quale si va incontro, con cristiana rassegnazione se l'attendeva, avendo coscienza di un uomo, che era stato benefico. De' suoi filiani un qualcheduno solo mancò di attestargli il proprio rammarico nella dolorosa circostanza, e tutti son convinti che dovranno di certo rimpiangerlo. La casa badiale in Vestea era divenuta la casa dell'ospitalità e della beneficenza; ché niuno mai ricorse a lui, senza riportarne aiuto e conforto. Pe' suoi filiani poi era addirittura affettuosissimo padre; nelle sventure non mancava di soccorrerli, e la sua presenza era sempre dove qualche bene si dovesse compiere. Oh i litigi composti per lui! oh le tribolazioni confortate! oh le miserie soccorse! Durante il suo ministero badiale in Vestea sono occorsi parecchi anni di carestia; oltre all'aver messo tutto il suo in soccorso della povera gente, è generalmente noto, che l'ha sempre fatto in tali infrangenti, aiutata con garanzie e con contrarre lui dei debiti che poscia son rimasti a carico suo. Pel villaggio Vestea, preso a sua seconda patria avrebbe tutto fatto per migliorarne le condizioni, come addimostrato, quando il destro gli se ne presentò. Lascia di sua istituzione una piccola filarmonica. (Un amico)
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